La Winter School del Rotary per formare alla coesistenza pacifica nell'era della globalizzazione
La Pace, la prevenzione e la risoluzione dei conflitti rappresentano una delle 6 aree focus che impegnano il Rotary International attraverso l'attività della Rotary Foundation.
Aderendo a questa mission il Distretto 2042 del Rotary International - che comprende 49 Club delle Province di Varese, Como, Lecco, Monza Brianza, Sondrio e Bergamo, guidato dal Governatore Roberto Dotti - ha dato vita al progetto Winter School.
Al progetto collaborano anche il Rotary Bellinzona, il Rotary di Nazareth e il Distretto 2042 del Rotaract, l'Associazione giovanile del Rotary International.
Dal 10 al 24 febbraio 2019 dieci studenti italiani hanno incontrato dieci studenti provenienti dal Medio Oriente per condividere un'esperienza formativa grazie al Master organizzato in collaborazione con l'Università dell'Insubria di Como e, in Israele, con le Università di Haifa, Gerusalemme e con l'Yizrael Academy.
Il 16 febbraio la Winter School è stata ospite del RC Bellinzona. Dopo il saluto del sindaco, Mario Branda, nella sala del consiglio comunale, Jean Daniel Mudry ha presentato la storia della città di Bellinzona e ha in seguito mostrato la bellezza dei castelli, patrimonio UNESCO. Nel pomeriggio i 20 studenti sono stati ospiti dei relatori Prof. Oscar Mazzoleni e Dr. Francesco Fiorli, che hanno parlato rispettivamente del modello di democrazia svizzero e del sistema di casse pensioni del nostro Paese.
I venti giovani - potenziali leader di domani - sono di differente estrazione etnica e religiosa e hanno trascorso due intense settimane fianco a fianco, in un processo formativo che li porterà a scoprire come affrontare e risolvere le inevitabili frizioni che nascono dal contatto fra culture, stili di vita, modelli sociali, economici e religiosi differenti.
La direzione scientifica del progetto, affidata al professor Alessandro Ferrari e ai docenti dell'università comasca, ha elaborato i contenuti che vertono sulla reciproca comprensione, sulle ragioni che ostacolano i processi di pace e sulla prevenzione dei conflitti. Il programma prevede l'alternanza di lezioni in aula, workshop, incontri con autorità civili e religiose, visite ai territori e momenti di convivialità nei quali, grazie ai giovani del Rotaract, "sperimentare" modelli di coesistenza pacifica e accettazione dei diversi stili di vita.